Tra classico e contemporaneo: all’insegna dell’Arte e dello Stupore

I parallelismi e i collegamenti in arte possono essere i più vari, non tengono conto delle distanze temporali o spaziali, sono dissacranti e sublimi allo stesso tempo: per esempio quelli che il Prof. Vittorio Sgarbi rintraccia e sottolinea tra Caravaggio e Pasolini, tra i loro soggetti, i loro “ragazzi”, legano due geni che si muovono in epoche e contesti sociali diversi.

L’arguzia e la capacità di osservazione e di analisi così vivace e attenta di Vittorio mi affascinano e mi ispirano a tal punto da rintracciare un parallelismo tra Luigi Vanvitelli  ed Eleonora Pulcini . Il legante che io rintraccio tra l’architetto settecentesco, considerato tra i maggiori interpreti del Neoclassicismo italiano, e l’artista contemporanea Eleonora Pulcini, romana di nascita ma oggi residente in Australia, è lo Stupore, la sensazione di meraviglia provata sia da chi attraversa la galleria della Reggia di Caserta, progettata con l’innovativo “Effetto Cannocchiale”, e arriva con sorpresa al Parco Reale, sia da chi fruisce delle opere di Eleonora e viene sbalordito dalla potenza cromatica, dai cieli visionari, da quelle prospettive accattivanti che ci hanno incantato durante la mostra personale “Nuovi Mondi”, che ho avuto il piacere di presentare, presso il Quartiere Militare Borbonico, che oggi fa parte del “Sistema Reggia”.
Ho il piacere di condividere con voi il video della presentazione di questa coinvolgente esposizione: